domenica 28 novembre 2010

Agadir

Ciao a tutti,
Di passaggio ad Agadir. Tempo variabile, ma siamo riusciti a mangiare una grigliata di pesce in spiaggia, per pranzo.
Adesso a sud, verso l'ex Sahara Spagnolo e poi la Mauritania.
Non ci sentiremo per qualche giorno, probabilmente.
State bene, compatibilmente col clima.
M'n'M

venerdì 26 novembre 2010

giovedì 25 novembre 2010

Fès – November, 14


Fès is a fascinating city, one of Morocco's four 'imperial cities'. It has a huge Medina (the old, walled town) dating from the Middle Ages: it's an incredibly tortuous maze of lanes, alleys and tiny streets in which finding one's way is virtually impossible.


 




Fortunately, we hired a very good guide, the marvelous Abdul, who took us around for a tour into the mystery of this town. Here he is, in his 'official' jallabia.





The following are two pictures from the courtyard of Bou Inania Medersa, built in the 14th century.


We visited the famous tanneries – arguably the oldest tanneries in operation – dating back from the 11th century. Fantastic leather, awful smell, a hell of a job for 130 families.


 

Some photos from the beautiful tiny streets of Fès.



And, finally, the magnificent Attarine Medersa.

Momenti di vita da truck

Ciao sono Max,
 domani ripartiamo e non so quando avremo connessioni varie, vi mando qualche immagine di vita. Sono i primi giorni, quelli più duri perchè ci si deve abituare a tutto. Montare la tenda in posti incredibili, poca igiene in alcune location, cucinare al fuoco e mangiare illuminati dal falò e dalle lampade da testa. Per dirla tutta abbiamo goduto di una luna meravigliosa che ci ha rischiarato serate ed umore. Qui a fianco vedete Farron il nostro responsabile del Truck, riesce ad infilarsi in posti incredibili. Considerando le dimensioni del truck e considerando che fatico a parcheggiare una Ford Ka.
Qui mentre facciamo colazione dopo aver dormito a bordo di campi coltivati.

Poi si sale sul truck più o meno svegli e ci si tuffa alla scoperta delle meraviglie che l'Africa ci offre.
Prima che Massimo metta una descrizione seria ed appropriata vi mostro un'immagine di Volubilis.
Arrivi e ti sembra che ci siano poche rovine, cammini per qualche metro e scopri un'intera città. Affascinante.
Ora viviamo l'esperienza con la percezione della vacanza, infondo siamo via da sole due settimane. Presto ci renderemo conto che questa ,in realtà, sarà la nostra vita per un anno. Restate collegati, più tardi altri momenti di vita... da truck!
Qui backtobasics Africa, a voi Italia!

mercoledì 24 novembre 2010

Giornata di relax ed incontro con truck gemello

Ciao sono Max,
oggi e domani giornate di relax prima di due settimane in giro a campeggiare nel nulla...
Oggi abbiamo corso sulla spiaggia e domani si replica. Quando non siamo in truck dobbiamo tenerci minimamente in forma.
Questo pomeriggio è arrivato un truck simile al nostro e campeggiano giusto difronte a noi... quante nazionalità non chiedetemelo, sto perdendo il conto.
Abbiamo cominciato a registrare alcune interviste che invieremo in mp3...(se mi spegate come fare le inseriamo direttamente) così presenteremo il gruppo, chi vuole almeno attraverso le voci. L'umore è alto, siamo nuovamente puliti e profumati... vi terrò aggiornati sull'incontro ravvicinato con il gruppo gemello arrivato quest'oggi... sembra interessante e le serate al falò promettono bene.

Ci stiamo organizzando meglio e l'integrazione funziona alla grande.

Un bacio e a presto
Qui Backtobasics Africa, a voi Italia!!!!

Morocco 1990-2010 - Massimo

Massimo
I first visited Morocco twenty years ago. August 1990. With my sister, her husband (and best friend of mine) and two more friends, we rented a car – it was a FIAT 131 – and went around for three weeks. We started in Marrakech, then southward towards Ouarzazate, the Draa Valley, Dades and Todhra Gorges, Erfoud, Merzouga. That was the first, fantastic week, concluded with an unforgettable sunrise, admired from the top of the highest dune in Merzouga. A cock sang to salute the sun from a desert gypsies’ camp, just below the dune. It was one of the most perfect moments in my life. The whole trip, I think, was magic. In my perception – I never checked my friends’ ones – it was our ‘Fandango’. It marked the end of our extended youths. My sister had just married, I had finally found a job after all those years at the university (degree, post-degree, doc, post-doc, an: you know). And we were all end so on: you know). And we were entering our thirties. We were still young in many senses (far too many, in my case), but youth was over.
After Merzouga we went northward towards Fès, Meknès, Volubilis, the Rif – behind every bend, and there were many on that incredibly winding road, there was a boy screaming “kiff” and trying to sell us some hashish – Rabat, and then again in the South, till Agadir and Tafraoute. Morocco stuck us with its colors and fragrances, its imperial cities, its light and above all with its variety. With all our study of guidebooks and travel reports, we were totally unprepared to such a variety: a bit of Sicily (or Andalucía) in the North, with hills covered with olive trees, beaches and whitewashed villages perching over the Mediterranean; oasis, Kasbahs and huge sand dunes in the South; 4,000 meters-high mountains in between, with creeks, waterfalls and cedar forests. We thought Morocco to be one of the worst-known and most underestimated destinations in the world.
Twenty years after, the Moroccan nature, all in all, is still the same. The light, colors and fragrances, and the variety of landscapes, are still there. The old towns, from Marrakech to Fès, with their Kasbahs and Medinas, maintain their charme, even though some souk is filled with Chinese-made plastic souvenirs and motor coach adventurers make their best to destroy the peaceful, imposing beauty of riads and medersas. However, from many points of view, Morocco has undergone a dramatic change in the last twenty years. Again, that is something you should be expected to know, if you didn’t leave for your trip without any preparation. The figures about GDP growth, industrial and trade development are well known, as it is the fact that the Maghreb will be among the world’s fastest growing areas in the next decade.
Despite such knowledge, though, the new ‘towns’ which have been growing around Marrakech, Rabat and Casablanca are impressive, the wealth of the ‘super-marché’ in their suburbs is similar to our owns’, everybody seems to have a mobile phone and the number of German luxury cars on the roads – which, by the way, have been dramatically improved – is surprising. And seeing what Ouarzazate has become in the last twenty years is astonishing. ‘Chez Dimitri’, which was one of the two or three restaurants in a small, dusty, in-the-middle-of-nothing town, is now surrounded by brand new neighborhoods, malls and advertising boards. The town looks at least five times larger than it was, maybe more. I wasn’t even able to find the old famous signal with the indication for caravans (and early tourists): 52 days to reach Timbuktu by camel…
Twenty years ago, it was ‘Fandango’. I still do not know which movie the present trip will be. Judging from the first two weeks, though, I am sure it will not be boring, in the way I prefer: changing my perceptions and teaching me something.
Ieri riunione operativa con Team Back to Basics Italy ... prossimamente calendario attività e curiose novità!

martedì 23 novembre 2010

Primi giorni di campo

Ciao sono Max,
siamo in un camping sul mare che è sprovvisto di tutto, ma incredibilmente funziona internet. Massimo è andato a fare i visti per tutti in ambasciata, ed io vorrei raccontarvi le prime mie impressioni.
L'Africa offre paesaggi ed incontri che sanno riempire l'anima di emozioni che non ricordavo, ci si trova paralizzati davanti ad uno scenario che si apre improvvisamente agli occhi e parla a tutto il resto.
Le condizioni non sono facili, la pulizia dei camping è un'idea alla quale cominciamo a rinunciare. Ma svegliarsi all'alba, preparare la colazione sul fuoco, godere delle risate del gruppo, la luna che esplode nel cielo .... ed il sacco a pelo caldo mentre fuori si gela... sono premi inaspettati.
Vi racconto un episodio tra tanti: l'altro giorno pioveva ed è entrata acqua nel truck. Eravamo in viaggio e non l'abbiamo presa bene. Ad un certo punto Felix, un ragazzo sveglio e simpatico, ha cominciato a fischiare Rain drops falling on my head, chiaramente l'ho seguito immediatamente e pian piano tutto il truck fischiava.... e siamo finiti in una risata più forte della pioggia.

Il blog langue e mi dispiace perchè personalmente ho dedicato a questo progetto gli ultimi sei mesi. Se ci si aspetta che viva solo grazie a Noi, beh la vedo complicata perchè spesso non siamo in grado di comunicare.

Ora entreremo nell'Africa un po' più dura, le immagini ed i commenti saranno credo più forti. Ma abbiamo bisogno della vostra energia da casa, usatelo questo blog... fatelo vostro perchè questo è il motivo per cui è nato. Grazie a chi già ci segue ed aiuta.

Un bacio
Vostro Massimiliano

lunedì 22 novembre 2010

Cucina (e non solo) da campo - da Fra

ciao cari.
sto cercando di organizzarmi per venire a trovarvi in Mali. se voi non andate a razzo ci si vede a Bamako il 17 dicembre. sennò mi farò un mese in Mali. non vedo l'ora di essere giù. ma... non è che vengo a cucinare? 

riguardo alla cucina, cucinare sul fuoco di legna è molto poetico ma bisogna prenderci la mano. immagino che vi abbiamo insegnato a costruire il fornello con le pietre attorno, giusto? comunque tenete solo presente che si cuoce sulla brace, non sulla fiamma, altrimenti non si riesce a regolare il calore, si usano dei sassi o mattoni per creare il fornello, più o meno alti a seconda del calore che serve. ci vogliono dei sassi più grossi per fare da paravento (ovviamente il fornello deve essere costruito sottovento). e poi ci vuole una griglia metallica in modo da non appoggiare le pentole direttamente sulla brace, altrimenti è una vita di stenti e di privazioni!
l'ideale, poi, è avere un fuoco separato, attorno al quale mangiare e chiacchierare (non vicinissimo alla cucina perché comunque attorno alla cucina un po' si sporca sempre) e da quello trasferire nuova brace nel fornello man mano che serve.
una piccola notazione di "sostenibilità":  ogni mattina un po' prima di andarvene dal campo dovreste fare anche una fossa per bruciare i rifiuti che si possono bruciare. le bottiglie di plastica e la lattine di qualsiasi cosa si lavano e si portano al primo villaggio dove troverete sicuramente qualcuno che le prenderà per riciclarle nei modi più fantasiosi. cerchiamo di non lasciare i posti troppo peggio di come li abbiamo trovati!
per le ricette, non so sto a darvi ricette troppe precise, non so cosa troverete, lasciatevi guidare dal caso e dalla fantasia. piuttosto ecco qualche idea di ordine generale:
- ovviamente vanno bene tutte le grigliate possibili, soprattuto per voi che non siete (ancora) vegetariani, ma si possono grigliare anche le verdure. accompagnate con un'insalata di verdure fresche sono perfette.
- le patate avvolte nell'alluminio e cucinate sotto la brace sono fantastiche, e anche le cipolle si possono fare così.
- un mio grande classico africano è lo stufato di verdure, si parte sempre con grandi quantità di cipolla soffritta nell'olio e poi si aggiungono le varie verdure a disposizione (cavolo cappuccio o verza si trovano sempre, come anche patate, carote, melanzane, zucca e zucchine sono spesso presenti nei mercati). in 45' circa è pronto. si aggiungono spezie diverse per cambiare gusto, per esempio cumino e harissa (comprate un po' di spezie in marocco, è il posto giusto) se si vuole fare un couscous (il couscous precotto è comodissimo, basta versarci sopra l'acqua bollente e aspettare che gonfi, compratene in abbondanza prima di uscire dal marocco), oppure curry da servire poi con il riso. si può anche servire come simil-ribollita (a casa sono purista, in Africa no) facendo strati di stufato di verdure e strati di pane a fette o a pezzi e facendo ribollire sul fuoco con dell'olio e pepe sopra.
- le uova si trovano facilmente e sono veloci da fare, anche la mattina a colazione, sotto forma di scrambled o di frittatine. la sera potete fare delle tortillas con patate (le patate si friggono prima).
- la pasta per 26 sul fuoco non è molto pratica, però si può fare come se fosse un risotto, ovviamente pasta corta tipo penne, buttando la pasta nel condimento bello liquido e aggiungendo l'acqua man mano, sempre mescolando.
- il riso va lavato bene per fargli perdere l'amido e poi si cuoce in stile pilaf, cioè facendogli assorbire tutta l'acqua che deve essere circa pari al doppio del volume del riso più un po' (per una tazza di riso due tazze d'acqua più un pochino, state pronti ad aggiungerne se vedete che manca).
- i legumi vanno benissimo, soprattutto se ci sono vegetariani è importante che assumano proteine vegetali. li trovate ovunque in scatola, ovviamente sono comodissimi, vanno solo scaldati, assicuratevi di avere una scorta ma non esagerate per non appesantire l'impatto ambientale. per quanto riguarda i legumi secchi, dovreste trovare fave e ceci. i ceci vanno messi in acqua in un secchio durante la notte, scolati la mattina per trasportarli e cotti la sera. ci vanno almeno un paio di ore di cottura. le fave senza guscio sono più comode, si cuociono senza ammollo fino a farle diventare una purea (come fanno in Puglia), da servire con verdure per esempio.
- molto adatte al campo (magari freddo o umido, o tutt'e due) anche le polente che si possono fare con la farina di miglio, che si trova facilmente, e si possono accompagnare a un semplice sugo di pomodoro e cipolla, più o meno piccante.
- un altro consiglio "salutista": comprate frutta e verdura fresca e mangiatene appena potete, è importante. a pranzo fa piacere soprattuto se fa caldo e magari distribuite un frutto per persona ogni mattina prima di partire per un eventuale snack. altrimenti vi ritroverete a mangiare un sacco di schifezze per strada.

la prima puntata di cucina da campo si chiude qui. se mi viene in mente altro ve lo scrivo.
buon viaggio ragazzi
Fra

domenica 21 novembre 2010

Al sole a Marrakech

Giusto per non lasciarvi troppo preoccupati...
Oggi a Marrakech c'era un gran sole.
Immagini e impressioni della prima settimana arriveranno quanto prima.
Se non ci sentite, non preoccupatevi troppo e guardate il GPS. E' solo perché non abbiamo una buona connessione.
Ciao a tutti.

mercoledì 17 novembre 2010

Un piccolo messaggio da Max oggi

Max: è dura da queste parti!
JJ: non pensare alla milanese ... pensa semplice semplice
Max: non so se ne sarò all'altezza
JJ: creatività, ignegnio non ti mancano! altezza ...

FORZA MAX!!! noi qui sotto la pioggia!

domenica 14 novembre 2010

Chi è Max Palmetti?


http://www.youtube.com/watch?v=mcwfMJ7Ph3M

Chi è Massimo Meroni?


http://www.youtube.com/watch?v=Zm3M2ngndlE

Falsa partenza - False Start

 
Uomini e cobra - Men and cobra

 Siamo ancora a Marrakech. Il nostro camion non è arrivato: è stato fermato a Ceuta, alla frontiera. Sembra che le leggi marocchine vietino di fare entrare nel Paese un veicolo turistico senza turisti a bordo. Farron, il nostro autista, è arrivato in taxi. All’aeroporto siamo stati prelevati da due mini-bus e riportati in città.

Cobra e crotalo - Cobra and rattlesnake
Il gruppo è più numeroso (siamo 25) e più giovane del previsto. Molti ventenni, qualcuno sembra non avere idea di quello che stiamo per fare.
Cicogne sulle mura - A stork in its nest on the walls
Alloggiamo in un riad a cinque minuti da Jamaa al Fna. Abbiamo approfittato per fare un altro giro e vedere le concerie. Oggi il tempo è bellissimo e al sole fa un gran caldo.





Operai delle concerie - Workers in the tannery
 We are still in Marrakech. Our truck didn’t come: it was stopped at the border in Ceuta. We were told that, according to the Moroccan law, entering the Country with a tourist vehicle without tourists on board is forbidden. Farron, our driver, came here by taxi. At the airport two mini-buses picked us up and brought us back to town,
The people are more (25 people) and younger than we expected. Many people in their 20s; some of them seem to have no idea of we are going to do.

We are staying in a riad which is at five-minute walk from Jamaa al Fna. This morning we made another tour and visited the tanneries. Beautiful weather; hot in the sun. We’ll be leaving tomorrow on the mini-buses towards Fes and Ceuta.


Francesca è stata con noi qualche giorno a Marrakech -
Francesca was with us a few days in Marrakech
 

Ceramiche - Pottery

A





 

Max dietro la Qoubba - Max behind the Qoubba


La Qoubba - The Qoubba
 
Ben Youssef Medersa



La Bahia, corte grande - The Bahia, the big courtyard












giovedì 11 novembre 2010

Secondo giorno in Marrakech/Second day in Marrakech



Massimiliano at the window, Ben Youssef Medersa
 Il secondo giorno in questo straordinario Stargate, di Africa maghrebina. Oltre alla grande umanità che si respira tutto intorno, c'è una cultura da scoprire...

Questa è la Medersa di Ben Youssef dell' XI secolo, ci siamo persi nei particolari degli intarsi del legno di cedro e degli stucchi.

Stiamo raccogliendo documentazione fotografica impressionante, condivideremo presto.

Appena possiamo vi andiamo anche suoni ed immagini video. 

This is our second day in Marrakech, this extraordinary corner of African Maghreb. There's a great human touch to share around here, and an incredible culture to discover.
This is Ben Youssef Medersa (XI century), we got lost in the details of the carvings in cedar wood and plaster.
We are collecting an impressive amount of visual recordings, we will share the best as soon as possible, as well as videos and suonds.


Ben Youssef Medersa, a student room with writing equiment.

Ben Youssef Medersa
Ben Youssef Medersa, the most beautiful monument of Marrakech. Founded in 1564-65, it functioned as a boarding school for students of the religious sciences and law. Each student had a separate cell with a sleeping loft and a window looking onto the central courtyard..
We were here yesterday morning. More news later.

La Medersa Ben Youssef, il più bel monumento di Marrakech. Fondata nel1564-65, era una scuola coranica dove gli studenti studiavano diritto oltre alle scienze religiose. Ogni studente aveva una sua cella dove studiava e dormiva. Ogni cella aveva una finestrella che dava sul cortile centrale.
Eravamo qui ieri mattina. Altre notizie, più tardi.

mercoledì 10 novembre 2010

Che cos'è BACK TO BASICS?

Che cos'è Back to basics?
ciclo di interviste per arrivare all'essenza.
http://www.youtube.com/watch?v=Exn-rgtA0oo



First day in Marrakech



Jamaa El Fna, Marrakech, Morocco


Massimo a Jamaa El Fna   
We are preparing to the hardships of the coming trip by relaxing in our nice riad (which goes by the name of La Maison Rouge, a rather kitsch place all decorated in red curtains and white stuccos)and stuffing ourselves with good Moroccan food. we are already drunk with colors and smells from the souk...


Massimiliano a Jamaa El Fna

Ci stiamo preparando alle durezze del viaggio che ci aspetta rilassandoci nel nostro bel riad (un posto chiamato La Maison Rouge, dal decoro piuttosto kitsch con tende rosse e stucchi bianchi) e riempiendoci fino allo sfinitmento di buon cibo marocchino. siamo già inebriati dei colori e odori del souk...
Spices

martedì 9 novembre 2010

Just started

Marrakech. 24° C. Sunny. So far so good. Problems with the Moroccan telephone card. The adventure has begun.

Back to Basics

siamo arrivati.... we just arrived!!!!
Marrakech è un posto ideale per cominciare l'avventura... appena riusciamo mandiamo sms con numeri marocchini...
un bacio a tutti
Massimo e Massimiliano

43 settimane per VIVERE L’Africa,
Due colleghi amici in viaggio, 
23 sconosciuti da tutto il mondo
Un blog 
Un diario di viaggio da scrivere
Un gioco di socializzazione
Un network ad espansione rapida

Il Children Village l’obbiettivo del Cuore
AMREF il progetto in cui crediamo