ciao cari.
sto cercando di organizzarmi per venire a trovarvi in Mali. se voi non andate a razzo ci si vede a Bamako il 17 dicembre. sennò mi farò un mese in Mali. non vedo l'ora di essere giù. ma... non è che vengo a cucinare?
riguardo alla cucina, cucinare sul fuoco di legna è molto poetico ma bisogna prenderci la mano. immagino che vi abbiamo insegnato a costruire il fornello con le pietre attorno, giusto? comunque tenete solo presente che si cuoce sulla brace, non sulla fiamma, altrimenti non si riesce a regolare il calore, si usano dei sassi o mattoni per creare il fornello, più o meno alti a seconda del calore che serve. ci vogliono dei sassi più grossi per fare da paravento (ovviamente il fornello deve essere costruito sottovento). e poi ci vuole una griglia metallica in modo da non appoggiare le pentole direttamente sulla brace, altrimenti è una vita di stenti e di privazioni!
l'ideale, poi, è avere un fuoco separato, attorno al quale mangiare e chiacchierare (non vicinissimo alla cucina perché comunque attorno alla cucina un po' si sporca sempre) e da quello trasferire nuova brace nel fornello man mano che serve.
una piccola notazione di "sostenibilità": ogni mattina un po' prima di andarvene dal campo dovreste fare anche una fossa per bruciare i rifiuti che si possono bruciare. le bottiglie di plastica e la lattine di qualsiasi cosa si lavano e si portano al primo villaggio dove troverete sicuramente qualcuno che le prenderà per riciclarle nei modi più fantasiosi. cerchiamo di non lasciare i posti troppo peggio di come li abbiamo trovati!
per le ricette, non so sto a darvi ricette troppe precise, non so cosa troverete, lasciatevi guidare dal caso e dalla fantasia. piuttosto ecco qualche idea di ordine generale:
- ovviamente vanno bene tutte le grigliate possibili, soprattuto per voi che non siete (ancora) vegetariani, ma si possono grigliare anche le verdure. accompagnate con un'insalata di verdure fresche sono perfette.
- le patate avvolte nell'alluminio e cucinate sotto la brace sono fantastiche, e anche le cipolle si possono fare così.
- un mio grande classico africano è lo stufato di verdure, si parte sempre con grandi quantità di cipolla soffritta nell'olio e poi si aggiungono le varie verdure a disposizione (cavolo cappuccio o verza si trovano sempre, come anche patate, carote, melanzane, zucca e zucchine sono spesso presenti nei mercati). in 45' circa è pronto. si aggiungono spezie diverse per cambiare gusto, per esempio cumino e harissa (comprate un po' di spezie in marocco, è il posto giusto) se si vuole fare un couscous (il couscous precotto è comodissimo, basta versarci sopra l'acqua bollente e aspettare che gonfi, compratene in abbondanza prima di uscire dal marocco), oppure curry da servire poi con il riso. si può anche servire come simil-ribollita (a casa sono purista, in Africa no) facendo strati di stufato di verdure e strati di pane a fette o a pezzi e facendo ribollire sul fuoco con dell'olio e pepe sopra.
- le uova si trovano facilmente e sono veloci da fare, anche la mattina a colazione, sotto forma di scrambled o di frittatine. la sera potete fare delle tortillas con patate (le patate si friggono prima).
- la pasta per 26 sul fuoco non è molto pratica, però si può fare come se fosse un risotto, ovviamente pasta corta tipo penne, buttando la pasta nel condimento bello liquido e aggiungendo l'acqua man mano, sempre mescolando.
- il riso va lavato bene per fargli perdere l'amido e poi si cuoce in stile pilaf, cioè facendogli assorbire tutta l'acqua che deve essere circa pari al doppio del volume del riso più un po' (per una tazza di riso due tazze d'acqua più un pochino, state pronti ad aggiungerne se vedete che manca).
- i legumi vanno benissimo, soprattutto se ci sono vegetariani è importante che assumano proteine vegetali. li trovate ovunque in scatola, ovviamente sono comodissimi, vanno solo scaldati, assicuratevi di avere una scorta ma non esagerate per non appesantire l'impatto ambientale. per quanto riguarda i legumi secchi, dovreste trovare fave e ceci. i ceci vanno messi in acqua in un secchio durante la notte, scolati la mattina per trasportarli e cotti la sera. ci vanno almeno un paio di ore di cottura. le fave senza guscio sono più comode, si cuociono senza ammollo fino a farle diventare una purea (come fanno in Puglia), da servire con verdure per esempio.
- molto adatte al campo (magari freddo o umido, o tutt'e due) anche le polente che si possono fare con la farina di miglio, che si trova facilmente, e si possono accompagnare a un semplice sugo di pomodoro e cipolla, più o meno piccante.
- un altro consiglio "salutista": comprate frutta e verdura fresca e mangiatene appena potete, è importante. a pranzo fa piacere soprattuto se fa caldo e magari distribuite un frutto per persona ogni mattina prima di partire per un eventuale snack. altrimenti vi ritroverete a mangiare un sacco di schifezze per strada.
la prima puntata di cucina da campo si chiude qui. se mi viene in mente altro ve lo scrivo.
buon viaggio ragazzi
Fra
Grazie!
RispondiEliminaMolte cose sono al di là della nostra competenza, ma apprezziamo moltissimo lo sforzo.
Ti faremo sapere come vanno gli esperimenti.
Comunque, visto che fra noi non ci sono né Vissani, né Aimo, dovremmo fare un figurone anche con le patate nella carta stagnola...
Baci